Una sera come tante, una sera uguale alle altre, dopo un giorno ripetuto come troppi altri, stanca come altrettante volte, torno a casa e accendo la TV come sempre per poi mettere l'acqua sul fuoco nel modo in cui ripetutamente mi capita. Ebbene, in quella sera identica a tutte le altre, mentre dal mio limbo ovattato ascolto distrattamente le voci provenienti dalla TV (che avevo sintonizzato sul primo canale preso a caso come tutte le volte), proprio mentre, come d'abitudine, mi cambio d'abito per mettermi poi a smanettare in cucina, una voce femminile delicata ma decisa interrompe la patina addormentata dei miei pensieri consueti. Arriva da dietro le mie spalle, dallo schermo piatto che parla, e dice:"Luana è morta".
Cade ogni opaco pensiero, spalanco gli occhi e, stupita, interrompo tutto. Mi volto verso lo schermo piatto e finalmente mi risveglio a ciò che stava accadendo. La notizia veniva data in diretta TV mentre le camere erano riunite per procedere in tutta fretta al varo della legge sul testamento biologico che, secondo alcuni, avrebbe salvato la vita di Eluana. Eh si, ma...non aveva già deciso la corte di cassazione in merito? Mi precipito su Facebook e vedo che in tantissimi sono già in fermento. Una guerriglia di opinioni era già in corso. I toni erano di cordoglio, ma anche conflittuali. Gli uni si scagliavano sugli altri. Il popolo di Facebook, come quello italiano, era chiaramente diviso sulla questione Eluana.
Eppure c'era un qualcosa, un fatto importante che queste discussioni animate e a volte piene d'odio trascuravano...Nessuno si poneva il dubbio circa la leicità, circa la costituzionalità dell'atto di riunire le camere per varare una legge sui cui contenuti si era già espressa la corte di cassazione. Si trattava di derogare al principio della "separazione dei poteri". E nessuno ne parlava. Ci si scannava tutti a riguardo della povera vita o non vita di quella ex ragazza, ma non si pensava ad agire in direzione di quella che spesse volte viene invocata da molte parti e a gran voce come "difesa della costituzione". Difesa che, evidentemente, in pochi conducono nei fatti.
La drammaticità di quell' evento fu tale da farmi tornare alla realtà, alla comprensione angosciosa che, chissà come, si era rischiato di arrivare a un punto di non ritorno, a una svolta importante della vita istituzionale della Repubblica. Se Eluana non si fosse spenta in quel preciso momento, una modifica fondamentale della costituzione materiale (quella costituzione non scritta ma che, nei fatti, influenza decisamente la prassi istituzionale) avrebbe di fatto resa quella formale (la nostra costituzione scritta) del tutto superata. A quel punto, qualsiasi riforma istituzionale sarebbe stata possibile.
Mi astengo su ogni commento circa la vicenda umana di Eluana come anche su quella politica.
Questo spazio nasce con l'intento di chiarire prima di tutto a me stessa com'è stato possibile arrivare a questo punto. L'allarme di quei giorni ha rimesso sotto pressione la mia coscienza, mi ha creato dubbi, insicurezza, bisogno di capire. Nasce così un percorso di auto documentazione mirato alla ricerca della comprensione di ciò che stiamo vivendo in questi tempi, percorso che trova le sue risposte in luoghi del tempo apparentemente lontani.
Io non sono una giornalista, per questo non farò il lavoro che fanno già in tanti di buona informazione sui fatti specifici. Non sono una militante, non avrò gli strumenti di elaborazione e presentazione dei miei lavori tipici di quel tipo di persona. Sono un'attrice, un'artista. La mia ricerca, e la condivisione della stessa, seguirà i criteri della mia natura.
Metto qui i passaggi più importanti di questa mia ricerca sperando di dare un contributo alla riflessione di chi, come me, si sente perso.
Chiunque abbia voglia di contribuire a sua volta con spunti, riflessioni, suggerimenti di video o testi, ma anche con musiche (libere dal vincolo del diritto d'autore) o disponibilità ad un montaggio video un pochino più vivace (non sono onniscente, ho bisogno di aiuto...) ecc...è ben accolto! Anzi, benissimo!!
mercoledì 22 aprile 2009
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