giovedì 29 ottobre 2009

Perdono il posto di lavoro ma nessuno ne parla.

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Dalla voce di un operario della Nilfisk:

NILFISK ADVANCE DI GUARDAMIGLIO (LODI): LA MULTINAZIONALE SCAPPA A FAR
PROFITTI IN UNGHERIA E NOI PADRI DI FAMIGLIA COSA FACCIAMO?...CHIEDEREMO A
BERLUSCONI DI ASSUMERCI PER COSTRUIRE IL PONTE SULLO STRETTO?

Altri lavoratori perdono il posto di lavoro e ancora una volta, i media non ne parlano.

mercoledì 28 ottobre 2009

GLI OPERAI DELLA BIRAGHI NON VENGONO PAGATI DA 3 MESI E I GIORNALI NON NE PARLANO


ho appena ricevuto questo messaggio su Facebook:

Questa mattina alle 8 gli operai della BIRAGHI pompe e fonderie di Gravellona Lomellina (PV), hanno bloccato la fabbrica con un presidio davanti ai cancelli, per il mancato pagamento dello stipendio da 3 mesi. L' azienda che non ha problemi di commesse e continua a rimandare i pagamenti con il senno di poi! Gli operai bloccheranno ogni attività fino a quando inizierà il pagamento degli stipendi. Chiedono inoltre il sostegno per pubblicizzare il più possibile la loro situazione, in modo da fare sin da subito una pressione psicologica sul padrone!

Ho fatto subito una ricerca su internet per trovare un'agenzia stampa che ne parlasse ma non ho trovato nulla! e ora che sto scrivendo sono le 14:14 ...

venerdì 23 ottobre 2009

Perchè gruppi come "UCCIDIAMO BERLUSCONI" oltre ad essere inutili sono anche dannosi.


Stamattina alle 7.20 apro la pagina de la Repubblica per la consueta rassegna stampa e trovo un articolo con questo titolo: "Web, oltre 14mila per "Uccidiamo Berlusconi"
Alfano: "Indagine sulla sicurezza del premier". Non conoscendo l'esistenza di questo gruppo su
facebook prima leggo l'articolo poi vado a cercarlo. Vi riporto la parte finale dell'articolo, che è la più importante:

Il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, che si è tenuto nel pomeriggio al Viminale, sta valutando con molta attenzione la questione che riguarda il presidente del Consiglio. Lo rivela il ministro Alfano: "Abbiamo affrontato, nel Comitato al Viminale, un tema grande di sicurezza che riguarda la persona del presidente del Consiglio". Quanto al gruppo nato su Facebook, aggiunge: "Mi aspetto che la magistratura faccia il proprio dovere indagando, perseguendo e trovando coloro i quali, inneggiado all'odio e all'omicidio, commettono un reato penale".

Per quel che riguarda l'indagine aperta dalla Procura di Roma, l'ipotesi di reato è di minacce gravi. Dopo l'analisi dei post del gruppo non è escluso che la Procura possa prendere in considerazione anche il reato di istigazione a delinquere. E potrebbero esere adottate misure cautelari, come l'oscuramento della pagina Facebook.


Ad alcuni il
pericolo connesso a questo genere di iniziative goliardiche risulta subito chiaro. Per tutti gli altri, spero di poter contribuire a chiarire le idee.
Con provocazioni come queste, due cose si riescono ad ottenere: La prima, di sfogare malamente le proprie ansie e frustrazioni. La seconda, l'innasprimento della repressione. Cosa si aspettavano i fondatori del gruppo? Di passarla liscia senza che nessuno li mettesse sotto indagine?
Ma io non mi preoccupo solo per i fondatori del gruppo. Nè per chi ci si è iscritto. La repressione non si abbatterà su di loro.
Ma su chi sta facendo le lotte sociali e sindacali nei territori. Il fatto che il Comitato Nazionale per l'ordine e la sicurezza stia valutando seriamente questo episodio di contestazione goliardica significa che nuovi provvedimenti saranno presi in materia di Ordine Pubblico. Non aspettavano l'ora. Non bisogna dargliene il motivo! Per quello che mi riguarda, ritengo grave l'esistenza di un gruppo come quello.
Concludo facendo appello alla parte
sana dell'opposizione in italia, alle cittadine e ai cittadini che sono stufi di doversi continuamente abbassare ai livelli di mediocrità cui non solo Berlusconi, ma tutto l'asse parlamentare ci ha da tempo abituati. Se libertà, eguaglianza, diversità, diritti sono i valori che vogliamo rappresentare, dobbiamo esserne all'altezza.
Da parte mia, io non devo vendervi prodotti editoriali o trasmissioni televisive. Perciò mi permetto di dire chiaro e tondo quello che penso.
Per abbattere il potere dei nani bisogna tornare ad essere grandi.
Non
abbassamoci alla mediocrità!